Una giacca o un mattoncino? Quando il Copyright tutela un’idea creativa a prescindere dal prodotto utile da cui è separabile.

E’ in corso di definizione presso la US District Court for the District of Connecticut una interessantissima causa in materia di Copyright.

Lo stilista newyorkese James Concannon ha recentemente citato in giudizio la società “LEGO” Group per violazione del copyright di una sua creazione: il noto produttore di “mattoncini da costruzione” ha riprodotto una giacca di pelle creata dallo stilista Concannon nel 2018 appositamente personalizzata per Antoni Porowski attore della serie tv di Netflix “Queer eye”. Il noto marchio di giocattoli avrebbe replicato tale capospalla a copertura di un personaggio del suo set a tema “Queer Eye” senza richiedere l’autorizzazione di Concannon e senza pagargli i diritti.

A sostegno della sua richiesta di violazione, Concannon sostiene che LEGO “ha scrupolosamente copiato non solo i singoli elementi creativi della giacca, ma anche il posizionamento unico, la coordinazione e la disposizione dei singoli elementi artistici“, per i quali ha una registrazione del copyright presso l’Ufficio del copyright degli Stati Uniti.

A seguito della denuncia da parte di Concannon, l’avvocato della LEGO ha affermato che lui, regalando al suo amico Porowski la giacca in pelle, consapevole che l’avrebbe utilizzata nella serie tv, stava concedendo implicitamente una licenza sulla stessa a Netflix e, di conseguenza, una sub-licenza dell’opera alla LEGO.
Tenuto conto di quanto verificatosi lo stilista richiede alla LEGO il risarcimento di “tutti i danni subiti e per qualsiasi profitto o guadagno da parte di [LEGO] che sia attribuibile a tale presunta violazione, compresi i danni e le spese legali”.

Per quanto riguarda il merito del caso, oltre a sottolineare i problemi sul fronte dei danni (vale a dire, che mentre il copyright di Concannon è stato registrato nel novembre 2021, l’uso da parte di LEGO è precedente, escludendo quindi i danni e le spese legali), ci si chiede quanto della giacca sia effettivamente proteggibile, dato che “l’opera presumibilmente violata è l’arte sulla giacca, separata dalla giacca stessa“, poiché la legge sul copyright protegge solo gli elementi creativi che sono separabili da un articolo utile, come una giacca. (Questo è stato il grande risultato della decisione della Corte Suprema del 2017 nel caso Star Athletica).

La decisione del caso dipenderà dal fatto che la Corte trovi o meno che il “posizionamento unico, la coordinazione e la disposizione” degli elementi che appaiono sulla giacca siano “proteggibili e violati nonostante la sostituzione di diversi elementi artistici individuali“.

A prescindere dalla decisione finale, questa vicenda ci fa comprendere che, quando vengono creati dei prodotti che hanno una contiguità o una connessione con invenzioni artistiche altrui, è sempre bene farsi affiancare da un professionista competente, onde evitare di incorrere in violazioni che possono portare anche a subire condanne per ingenti risarcimenti e spese. Per questo motivo lo studio è a Vostra completa disposizione per qualsiasi informazione.

Dott.ssa Claudia Tortorici